giovedì 31 marzo 2011

Aggiornamento grafico del blog

In questi giorni non sto postando niente di nuovo, ma sto cercando di migliorare la leggibilità di questo blog:

- Ora c'è la barra del menu, semplice e chiara, ben visibile nell'intestazione;
- Creando il menu, ho "pulito" la colonnina a destra; così potrò aggiungere widget e nuove funzionalità;
- Nella barra dell'indirizzo ora c'è l'icona di "Universi Incantati"! :D

Quindi non fate caso ai due post qui sotto, mi son serviti per realizzare il menu :P

Insomma, lavori in corso! In attesa della prossima recensione...

lunedì 28 marzo 2011

Il mio universo

   
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 - Libri pubblicati
(clicca sulla copertina per saperne di più)





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 - Ebook gratis
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- Racconti e altri testi
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- Fiabe e favole
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- Poesie
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- Interviste
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- Romanzi inediti
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Guida Galattica


Clicca nella sezione di tuo interesse:



venerdì 25 marzo 2011

I love Japan: Autori per il Giappone e non solo!

Rubrica che raggruppa tutte le notizie su di me e le mie opere; 
un viaggio sulla luna ("pianeta donna" per eccellenza) e ritorno! ;)

Come accennato qualche giorno fa, la scrittrice Lara Manni ha messo in moto una splendida iniziativa di raccolta fondi per il Paese del Sol Levante: "Autori per il Giappone".

(banner ideato da Glinda Izabel de Atelier dei libri)

L'iniziativa è aperta a tutti: autori, disegnatori, blogger, fan writer... chiunque può dare il suo contributo. 
Le opere, rigorosamente inedite, sono messe a disposizione gratuitamente; ai lettori (ma anche agli stessi autori) si chiede solo di fare una libera donazione, anche piccola, a Save the Children, perché anche pochi centesimi possono fare la differenza.

All'iniziativa hanno aderito anche i grandi nomi: Licia Troisi, Paolo Barbieri, Francesco Falconi, Cecilia Randall, e tanti altri; gli autori noti si mischiano agli esordienti, tutti insieme per una nobile causa. 
E tra questi, ci sono anch'io ^^

Desideravo dare il mio contributo al Giappone, paese che amo, e avevo mandato un sms al 4550 per donare 2 euro, ma non mi sembrava abbastanza... così quando ho trovato questa notizia in una newsletter del blog di Francesco Falconi, non ho potuto fare a meno di elaborare il mio racconto, da una trama che comunque mi era balzata in testa parecchio tempo fa.

Il mio racconto vuole essere un omaggio al Giappone in tutto e per tutto, visto che ci sono delle citazioni ad alcune opere famose; se vi va di leggerlo, s'intitola Ami: dopo verrà la bellezza, ma vi consiglio di leggere anche gli altri contributi. Personalmente, ogni giorno me ne leggo qualcuno, dando precedenza ad amici e scrittori che in qualche modo conosco: è bello essere tutti insieme, la cosa mi piace veramente tanto! :) Voglio leggerli tutti e in cambio, ovviamente devolverò qualcosa. Fate lo stesso.


 
(immagine presa da un'altra iniziativa: Pray for Japan)


E' poi notizia dell'ultim'ora che su Truefantasy mi è stata affidata una nuova rubrica di approfondimento: Jappo W (Japan World)! Qui tratterò il fantasy secondo le forme d'arte giapponese, ossia manga, anime e videogiochi. Inauguriamo con il bellissimo "Video girl Ai"!




martedì 22 marzo 2011

"Profumo d'incenso" su Libri e Recensioni!

Rubrica che raggruppa tutte le notizie su di me e le mie opere; 
un viaggio sulla luna ("pianeta donna" per eccellenza) e ritorno! ;)

Questa mattina è iniziata con una bella notizia: il mio "Profumo d'incenso" è stato valutato 4 stelle su Libri e Recensioni.com, e che recensione! :D





Mi sono poi accorta dal loro sito che il libro è in vendita anche su Lafeltrinelli.it, nonostante la disponibilità per ora sia limitata...
Sono passati anni da quando ho scritto "Profumo d'incenso". Sei, per la precisione. Eppure, qualche conquista continua a farla, anche se è un piccolo libro. Il mio primo, timido passo nel mondo dell'editoria.

lunedì 21 marzo 2011

Nominata per il Premio Kreativ Blogger Award!

Stavo abbozzando la trama di un racconto quando, per staccare, sono passata un attimo su facebook e ho trovato una bellissima sorpresa: Ivanalessia del blog Il libro eterno mi ha nominata per ricevere il Premio Kreativ Blogger Award! :D



Come da regolamento, per prima cosa provvederò a nominare i 10 blog che ritengo meritevoli di ricevere questo premio a loro volta:

1) Truefantasy di Alessandro Iascy (come potevo non pensare subito al fantastico blog per cui collaboro? Senza contare che in questo blog si tratta la fantasy in modo esaudiente :))
2) Il libro eterno di Ivanalessia (non ricambio perché mi ha nominata, ma perché è un blog che seguo; Ivana mi ha anche intervistata e recensita ^^)
3) Amazing readers di Alessia Heartlilly & Co. (un blog davvero ricco, che gli appassionati di libri non possono perdersi!)
4) Lara Manni di Lara Manni (come non nominare questo blog vista la splendida iniziativa di questi ultimi giorni? Mi riferisco a: "autori per il Giappone"! Per saperne di più, visitate il suo blog ;))
5) Mushroom's blog di Marco Mazzanti (interviste agli autori emergenti/esordienti)
6) Il sovrano lettore di Barbara Risoli (recensioni libri, contest, interviste agli autori emergenti...)
7) Dilhani Heemba di Dilhani Heemba (recensioni libri, segnalazione concorsi, consigli scrittevoli...)
8) Libri e caffelatte di Samantha Baldin (recensioni libri, film e serie tv, con particolare attenzione verso i generi fantasy, steampunk, steamfantasy, paranormal romance, urban fantasy e weird)
9) My caffè letterario di Sara88 (anteprime, recensioni, iniziative varie sempre a che fare col mondo dei libri)
10) Gli autori (il blog) di Simone Fieni (dal portale Gliautori.it, l'omonimo blog. Raccoglie i testi di tanti diversi autori... più creativo di così! :))

Okay, secondo passo, avviso gli ideatori di questi blog...

...e ora devo proprio elencare 10 cose di me che non sapete:

1) Sono una mangiona, come si dice dalle mie parti, una "baghina"; il mio fisico inganna e spesso le persone non mi credono finché non vedono... be', non dev'essere un bel spettacolo ma in compenso do soddisfazione alla suocera e alle nonne ^^

2) Mi piace parlare in dialetto, il mio romagnolo ^^ ogni tanto mi scappa qualche espressione, ma ce ne sono tante che purtroppo sono andate perse col tempo; vorrei che questa parte della nostra tradizione (italiana) non si perdesse mai.

3) Adoro gli animali, questo si sa ma è un po' riduttivo... ecco, stravedo per questi esserini al punto che spesso mi viene da piangere quando mi sorprendono con la loro intelligenza, oppure se anche semplicemente mi metto a guardarli nei momenti di tenerezza... non resisto!*__*

4) Ho paura del buio e prima di sposarmi dormivo con la luce accesa (ora ho la mia metà accanto ^^)

5) Mi piace fare la cosplayer! ^^ Adoro assumere l'aspetto dei miei personaggi preferiti, e ho la fortuna d'avere una nonna-sarta che mi da sempre una mano. Per ora mi son vestita da Elaine Marley, Trilli, e da Rei Ayanami, ma sogno un giorno di poter vestire i panni di Leeloo, L, Alisa di Tekken... non mi basterà una vita per farli tutti!

6) Sono capace di passare un'intera giornata con i videogiochi (anche con lo stesso) senza stancarmi! Poi se si tratta di The Legend of Zelda...  sono fanatica al punto tale che ho quintalate di gadget e action figures della serie, oltre al fatto che avrei voluto fare il tatuaggio dello stemma Hylian, ma non ho avuto coraggio. Ecco, Legend of Zelda fa parte di me, perché mi accompagna (o perseguita? ^^) da quando avevo 8 anni.

7) Mi piace psico-analizzare e pisco-analizzarmi. La mente umana mi affascina e credo che molte delle risposte che cerchiamo siano dentro di noi.

8) Mi piace cucinare ma non so fare i dolci. Vedrò d'imparare al più presto, cosa che si potrebbe allacciare al punto n° 9:

9) Ho una lista infinita di cose da fare. Ho troppi hobby, troppi interessi. Vorrei fare di tutto, e per fortuna alla fine qualcosa riesco a fare davvero, tuttavia vorrei sempre fare tanto altro ancora... sarà perché amo la vita? =) Da bambina sognavo di diventare una nuotatrice olimpionica. Poi la veterinaria. Poi la commerciante. Poi la scrittrice. Poi la regista. Poi l'esploratrice. La fotografa. La mantenuta che viaggia e basta XD Sono una sognatrice perenne, piena di desideri.

10) A 8/9 anni, sciando, mi fratturai la tibia. Fui costretta a tenere il gesso per 3/4 mesi e per poco non feci la comunione con le stampelle :( In seguito non ho più sciato; mi prendeva la tremarella alle gambe - da mo' che andavo senza racchette! - e ogni volta che c'è brutto tempo, la tibia sinistra torna a farmi male; non posso fare a meno di rifiutare in modo assoluto quando mi viene proposta una vacanza di questo tipo, no, no e ancora no! (che trauma! :P).


Ecco, chiunque farà uso scorretto di queste informazioni sarà perseguibile per legge -_-''
:)

mercoledì 9 marzo 2011

Recensione "Tokyo night" di Chiara Gallese

Recensione "Tokyo night" di Chiara Gallese




Che voglia di Giappone!

Essendo un'appassionata di manga, anime, e della cultura nipponica in generale, non ho potuto fare a meno d'interessarmi a questo libro quando l'ho visto apparire nella catena di lettura messa a disposizione dell'autrice su aNobii.

Il Giappone m'incuriosisce, mi affascina, è uno dei "mondi" che vorrei vedere, e vivere, almeno una volta nella vita. Grazie a Chiara Gallese ho scoperto usanze che non conoscevo, aneddoti che si capisce derivano dall'esperienza in loco, e ho sentito il Giappone, l'ho udito, respirato, e visto attraverso i suoi occhi e le sue metafore. Insomma, per una settimana mi sono sentita catapultata in un'altra realtà, per cui trovo che da questo punto di vista sia una lettura davvero interessante; guarda caso, finita questa recensione mi trascriverò su un foglio alcune delle utilissime note a pié pagina del libro.

Purtroppo, però, la trama della storia è debole: si basa unicamente sulla vita della protagonista, con le sue esperienze e le sue relazioni, e sembrerebbe quindi essere il frutto di un diario, se non fosse che non ci sono date. La protagonista, Keiko, narra il suo presente, il suo passato, poi il suo passato prossimo, di nuovo il presente, il passato remoto... non c'è un'ordine temporale, ma continui salti che, a parer mio, confondono; si comincia con Keiko che riceve una nuova proposta di lavoro, quindi nel capitolo successivo mi aspetto che si proceda a sviluppare questo tema, invece si torna inspiegabilmente indietro, e per una parentesi ci può anche stare, ma nel capitolo ancora dopo non ci si allaccia né alla prima vicenda né a quella del flashback... così, la domanda che mi è gironzolata in testa dall'inizio alla fine è stata: qual'è lo scopo di questa storia?

Per questo, il Giappone si ritrova ad essere il vero protagonista invece che lo sfondo: che fosse questa la vera intenzione dell'autrice? Non mi dispiace, vista la mia passione, però avrei preferito una storia con trama e intrecci narrativi, piuttosto che mere riflessioni di vita vissuta...

Consigliato agli appassionati del genere e per chi sogna il Giappone!

martedì 1 marzo 2011

Recensione "L'ultimo elfo" di Silvana De Mari

Recensione "L'ultimo elfo" di Silvana De Mari (ediz. Salani)






Ultimo uguale solo. Profondità e tenerezza. 

Cinque stelle e lode, una valutazione che do solamente a quelli che rientrano tra i miei libri preferiti.
"L'ultimo elfo" mi ha conquistata sotto tutti i punti di vista: emotivo, morale, sociologico, filosofico, fino allo stile narrativo e la scrittura.
Non c'è niente che manchi in questo libro, è tutto rifinito e studiato nei minimi particolari; com'è mio solito fare ora lo analizzerò a fondo, e qui di materiale ce n'è parecchio!
Per prima cosa, il titolo.
La parola "ultimo" da un tono epico alla vicenda, ma è solo leggendo che pian piano comincia a emergere il vero significato: ultimo uguale solo. La solitudine è il tema principale della vicenda, e non riguarda solo il piccolo elfo che non ha più nessuno al mondo, ma anche un drago anziano che ha perso tutto, anche le memorie del suo stesso nome. Il nucleo della storia è poi dato da un'antica profezia che dice che l'ultimo elfo e l'ultimo drago spezzeranno il cerchio, e il cerchio a cui si riferisce, il male da sconfiggere, non è dato dagli orchi o i troll (che peraltro l'elfo trova belli), ma è dentro se stessi; il cerchio da spezzare è il vuoto della solitudine.
A complicare la faccenda solitudine c'è che l'ultimo elfo Yorsh (meglio chiamarlo col solo diminutivo) è un emarginato appunto perché è un diverso, e per giustificare questa ostilità, gli umani lo considerano un nemico, o meglio, un mostro, capace di piegare le menti al proprio volere, incendiare case, e soprattutto, uccidere. Ma Yorsh in realtà è tutto il contrario: non mangia alcun essere che abbia pensato (quindi niente pesci, capre, polli...) e piuttosto che uccidere un moscerino, il cui solo pensiero lo getta nella disperazione, lo risuscita con amore.
Yorsh è fortemente sensibile e innocuo, e per capirlo bisognerebbe conoscerlo, invece si da più importanza al pensiero comune, che è un altro, quindi da qui si allaccia un altro tema del romanzo: il pregiudizio.
C'è da dire che anche lo stesso Yorsh è condizionato dal pregiudizio, ma questo perché da piccolo è stato educato dalla nonna che gli ha trasmesso l'ingiustificata paura che gli esseri umani mancgino gli elfi (col rosmarino).
Riepilogando: gli umani credono che gli elfi siano mostri; gli elfi sono convinti che sono gli umani ad essere dei mostri. Quando ci sono dilemmi del genere l'unica soluzione sarebbe parlarne, invece si aggiunge un altro particolare: le incomprensioni date dalla lingua e dai modi di dire, nonché dagli usi e dai costumi. Solamente armati di una buona dose di pazienza ci si può sforzare di comprendersi ed è ciò che fa una donna, Sayra, quando incontra il piccolo Yorsh. Ai due si unirà poi un cacciatore, Monser.
Cosa fondamentale, è che il libro è diviso in due parti: "L'ultimo elfo" e "L'ultimo drago"; nella prima parte seguiamo Yorsh bambino, mentre nella seconda lo troviamo da ragazzo. Contrariamente alla sensazione "spaesata" che si può provare nel distacco tra la prima e l'inizio della seconda parte, le due vicende sono strettamente correlate e intrecciate; si tratta semplicemente di un salto temporale che ci pone davanti a risvolti inaspettati.
In questo "Libro secondo" si sviluppa la parte finale della profezia, ossia quella che riguarda "la sposa" (scrivere di più toglierebbe il gusto) e la narrazione per la prima volta si alterna, da Yorsh, a Roby, una bimba orfana, e in più, quando si tratta di Yorsh c'è un altro protagonista: il drago Erbrow (come non fare salti di gioia davanti alla mia creatura preferita?).
Anche a proposito del drago ci sarebbe da dire di più, ma ho deciso di non lasciarmi andare alle anticipazioni quindi passo oltre... non prima di dire, però, che il drago Erbrow ha un ruolo fondamentale, e la sua intera storia (che parte dal "Libro primo") è epica e affascinante: lo adoro!

Un’illustrazione de “L’ultimo elfo” è utilizzata come copertina del saggio “Il drago come realtà”: è il drago Erbrow!

La parte in cui Yorsh è adulto ci presenta nuovi spunti di riflessione, specie sul finire della storia: i princìpi possono cadere di fronte all'istinto di sopravvivenza e al difendere chi si ama; nessuno si libera dal rimorso d'aver ucciso; se qualcuno si sacrifica, è una sua propria scelta, quindi nessun altro ne è responsabile, e bisognerebbe piuttosto aver cura della possibilità che ci è stata offerta grazie al sacrificio altrui. Infine, il senso e l'importanza della vita.
Se tutto questo non fosse abbastanza affascinante, vorrei almeno elencare altri aspetti che mi hanno colpito: Yorsh che legge nella mente, non il pensiero, ma il vissuto delle creature che tocca; le creature con cui interagisce diventano un unico essere con lui e lo attendono prima che sopraggiunga la morte; i poteri magici costano enorme fatica a Yorsh, un eroe vulnerabile; infine, l'importanza della cultura e la cura di Yorsh nel custodire un'antica biblioteca, così come il drago Erbrow ha la necessità d'imparare e/o svagarsi grazie a essa.
Come preannunciato, mi ha conquistato anche la scrittura dell'autrice Silvana De Mari. Tra i suoi lavori avevo letto "Il drago come realtà" e anche in quel caso ero rimasta folgorata, specialmente dalla sua conoscenza, dato che si trattava di un saggio. Ebbene, in quest'opera la De Mari conferma il suo sapere (m'inchino) e ha uno stile unico, delle capacità narrative da far invidia, o meglio, vorrei essere come lei, quindi devo imparare da lei! In particolare ho notato che scrive paragoni in base al personaggio che li sta formulando (Roby utilizza degli esempi dovuti alla sua esperienza di vita in campagna), poi che il linguaggio di Yorsh da bambino è diverso rispetto a quando cresce, una differenza linguistica che si nota anche nel vecchio drago... poi ho trovato grazioso il ritornello "un cucciolo, un piccolo, uno nato da poco", come del resto tutto il suo stile emana tenerezza e dolcezza; esprime concetti universali e profondi in modo così spaventosamente naturale che è disarmante. Per questo, per ogni pagina in cui ridevo di gusto, ce n'era un'altra in cui piangevo a dirotto.
Questo è un libro che dev'essere letto. Uno di quelli che fanno venir voglia di leggere ancora e ancora. Uno di quelli che stimolano il piacere della lettura.
Può bastare? ;)


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